Il Festival 2016 si conclude con la tradizionale cerimonia, che insignisce uno dei più celebri baritoni di tutti i tempi
Il “Festival Internazionale scaligero Maria Callas-Verona” chiude la sua terza edizione con il conferimento del Premio Speciale alla Carriera a Rolando Panerai, uno dei più grandi baritoni nella storia del melodramma. La cerimonia di consegna avrà luogo martedì 2 agosto alle ore 17.30 nella Sala Casarini dello storico Due Torri Hotel ed è occasione, per il Maestro novantaduenne, di ripercorrere le tappe della cinquantennale carriera che vanta oltre 150 titoli in repertorio, svolta sempre al top, sui più prestigiosi palcoscenici mondiali a fianco di famosi direttori e interpreti. A sollecitare la chiacchierata artistica, con particolare risalto ai rapporti con Maria Callas, interviene il musicologo Giovanni Gavazzeni, ospite fisso della rassegna.
«Il Festival sta crescendo sempre più - afferma con soddisfazione l’ideatore e Presidente, nonché direttore d’orchestra, M° Nicola Guerini - e non si presenta come momento nostalgico, ma per dimostrare che attraverso la storia si costruisce il futuro. La lirica è sempre moderna».
«Questa iniziativa è nata di pancia - spiega Guerini - grazie a una cordata di persone che ci hanno creduto. Maria Callas non viene ricordata solo come cantante, ma come fenomeno culturale, che ha mutato radicalmente il mondo musicale».
La statuetta disegnata dall’artista Albano Poli è già stata conferita nel 2014 al regista Franco Zeffirelli e nel 2015 al soprano Maria Chiara, che ha assicurato la presenza il 2 agosto per passare il testimone nelle mani di Panerai.
In passato si sono instaurate sinergie con le città di Busseto nel nome di Giuseppe Verdi e con Catania patria di Vincenzo Bellini; attualmente si sta lavorando per intessere rapporti con la donizettiana Bergamo nel 2017, quando ricorreranno i quarant’anni dalla scomparsa del soprano greco (nata a New York). La Warner Classics ha rieditato le incisioni storiche. Inoltre si rinnova la collaborazione con il Museo della Radio, che contribuisce con la collezione di dischi in vinile fatti suonare su grammofoni d’epoca e con antichi costumi di scena, esposti permanentemente e resi oggetto d’indagine.